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Recensione: Going Clear – Scientology e la prigione della fede

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Genere: Documentario

Regia: Alex Gibney

Cast: Paul Haggis, Lawrence Wright, Marty Rathbun, Mike Rinder, Jason Beghe

Durata: 120 min.

Distribuzione: Lucky Red Distribuzione

 

 

Questa recensione non vuole entrare nel merito del tema affrontato dal film. Oltre alle ripercussioni che ci possono essere, la ragione principale è perlopiù etica. Ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole, visto che la Democrazia sancisce piena libertà alle persone. Una cosa è certa. Alex Gibney è un regista coraggioso, che non ha paura degli ostacoli che ha di fronte, visti i precedenti lavori. Dalla politica fallimentare americana dopo l’11 settembre da parte dell’amministrazione Bush (raccontato nel film Taxi to the Dark Side), passando per vari scandali, come quello sul ciclista Lance Armstrong in Armstrong Lie e sulle rivelazioni di Julian Assange in We Steal Secrets: The Story of Wikileaks, Gibney è sempre riuscito nell’intento di andare a fondo a questi argomenti in maniera neutra e obiettiva, lasciando lo spettatore il compito di giudicare quello che vede. Tuttavia è con Mea Maxima Culpa – Silenzio nella casa di Dio, documentario sulla pedofilia di alcuni sacerdoti cattolici negli Usa, che il regista ha sentito il bisogno di raccontare il lato oscuro del culto religioso attraverso le testimonianze di coloro che partecipavano attivamente in quella realtà.

Da qui si arriva alla realizzazione di Going Clear – Scientology e la prigione della fede, film tratto dall’omonimo libro di Lawrence Wright il quale per primo entrò in questo argomento attraverso l’intervista fatta al regista ed ex Scientologist Paul Haggis, presente anche nella pellicola. Going Clear ripercorre un viaggio che parte dalle origini, dalla stesura del libro Dianetics da parte del fondatore L. Ron Hubbard, fino alla successione della Chiesa di Scientology da parte di David Miscavige. Il film si poggia su due elementi principali: le interviste dei fedeli che, dopo alcuni anni, hanno deciso di lasciare la Chiesa e di raccontare i retroscena, e l’inserimento di reportage e video interviste prese dai canali ufficiali di Scientology, dalle interviste allo stesso Hubbard a quelle di celebri esponenti come Tom Cruise e John Travolta. Il tutto viene orchestrato dalla esperienza e dalla grande capacità tecnica di Gibney, che riesce in due ore di girato a mantenere un ritmo costante al film, con un tono leggero e coinvolgente grazie a cambi di inquadratura molto ricorrenti. Complessivamente, Going Clear rappresenta uno dei documentari più interessanti dell’anno, senza dubbio.

Voto: 4 su 5

Il trailer

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