Da segnalare tuttavia la protesta che proviene dal mondo del cinema dopo la decisione del governo Letta di tagliare il tax credit. Roberto Andò, regista di Viva la libertà, durante la conferenza stampa chiede al Governo, attraverso una lettera, di ripristinare i fondi del tax credit per “avviare un percorso immediato di rilancio del settore audiovisivo. Il taglio del tax credit e la sua scadenza a fine 2014 rendono impossibile progettare nuove produzioni cinematografiche, condannando il settore alla chiusura; questa grave inadempienza vanifica l’effetto attrattivo nei confronti delle produzioni internazionali che stavano tornando a girare in Italia, ed invece preferiranno nuovamente altre location europee, con gravissimo danno per Cinecitta e i nostri Teatri. Così come, la mancata estensione del tax credit all’audiovisivo, continua a fare dell’Italia un paese ostile allo sviluppo della produzione indipendente.”. Se questa richiesta non sarà discussa, né tantomeno ascoltata, il rischio è quello del “boicottaggio di ogni manifestazione pubblica del cinema italiano cominciando proprio dal prossimo festival di Venezia“, un evento che non deve assolutamente macchiato da una politica vittima del denaro e incapace di dare importanza alla cultura e ai valori e benefici che questa porta agli individui. Non commettiamo lo stesso errore della Grecia.
Testo integrale di Roberto Andò