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Recensione: Third Person

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Genere : Drammatico

Regia: Paul Haggis

Cast : Liam Neeson, Olivia Wilde, Adrien Brody, Moran Atias, James Franco, Mila Kunis, Kim Basinger

Durata: 130 min.

Distribuzione : M2 Pictures

 

Micheal, scrittore Premio Pulitzer, è in crisi di identità. Non riesce più a scrivere una storia convincente, accattivante. I suoi ultimi libri non sono stati un successo, e per questa ragione l’autore decide di trasferirsi a Parigi in cerca di ispirazione, oltre a lasciarsi alle spalle una relazione finita e ricominciare da zero con la giovane Anna, anch’essa autrice di romanzi. Nello stesso momento, a Roma, un giovane americano di nome Scott viene folgorato dalla presenza di Monika, una zingara casualmente incrociata in un bar nella capitale. Non riesce più a toglierli gli occhi di dosso per via della sua bellezza, e quel particolare lo spingerà ad aiutarla a riprendersi suo figlio, rinchiuso in una nave a causa di un boss avido di denaro. A New York, invece, si svolge la vicenda di Julia, ex attrice di soap opera. La sua condizione instabile le impedisce di vedere suo figlio rimasto con il padre. Grazie all’aiuto del suo avvocato, cercherà in tutti i modi di riabbracciarlo almeno una volta.

Che cos’hanno in comune queste storie? Apparentemente nulla. Tuttavia Third Person, l’ultimo lavoro di Paul Haggis, cerca di intrecciare queste tre vicende attraverso un filo conduttore: il bisogno insistente di amore, di fiducia, ma soprattutto del contatto diretto con gli altri. In questo intreccio tutti i protagonisti possiedono scheletri nell’armadio. Cercano in tutti i modi di nascondere il loro passato. Ma, come il cinema stesso ci ha insegnato, difficilmente ci si salva da questa condizione di disequilibrio emotivo. Quello che si nota in particolare è (purtroppo) la somiglianza tra lo scrittore protagonista della storia e la situazione attuale del regista di Crash. Entrambi dalla penna affilata, con uno stile inconfondibile e originale, i due si trovano ora in una condizione di stallo perenne. Non riescono a ritrovare la strada giusta, né tanto meno ricercarne una nuova. Se la qualità dello scrittore è calata nel tempo, lo stesso problema si nota in quest’ultimo film di Haggis. Nonostante una regia davvero notevole, una fotografia perfetta nei minimi dettagli (soprattutto nei passaggi tra le varie metropoli, che assumono diverse sfumature rispetto alle altre), la pecca che emerge in questo film è stata una sceneggiatura frammentata, statica e priva di emozioni. Solo nella parte finale la pellicola è riuscita a trasmettere quella malinconia che doveva inevitabilmente fiorire anche nella parte centrale. Tralasciando l’uso eccessivo di stereotipi per descrivere la città romana (più o meno condivisibile), nel complesso Third Person si dimostra un’occasione mancata di sviluppare un’idea comunque interessante, salvata in particolare dalla recitazione di alcuni attori, tra i quali spicca quella di Liam Neeson, Olivia Wilde e Mila Kunis.

Voto: 2,5 su 5

Il trailer

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