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Recensione: Batman vs Superman – Dawn of Justice

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Genere: Fantascienza

Regia: Zack Snyder

Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Diane Lane, Laurence Fishburne, Jeremy Irons, Holly Hunter, Gal Gadot

Durata: 151 min.

Distribuzione: Warner Bros.

 

 

 

Quante volte ci siamo immaginati uno scontro tra i titani del fumetto targato Dc Comics? Vedere da un lato, il famigerato pipistrello mascherato di Gotham, dall’altro il superuomo che viene da Kripton, è sempre stato un sogno proibito per gli amanti delle strisce illustrate create da Bob Kane e Bill Finger (per il primo) e da Jerry Siegel e Joe Shuster (per il secondo). Ci ha provato Frank Miller con le immagini, grazie alla miniserie Il ritorno del Cavaliere oscuro. Ora ci prova Zack Snyder con il cinema, dopo aver raccontato le gesta di Superman in Man of Steel e portato sullo schermo Watchmen. La pellicola continua dove il precedente episodio si era concluso: Kal-El si è rivelato al mondo con il suo mantello rosso e il vestito blu acceso, e da qui in avanti il mondo osserva le sue azioni con ammirazione e tripudio, quasi fosse scesa sulla Terra una divinità al pari di Zeus. Non sempre è tutto rose e fiori. A volte capita che salvando Metropolis da una minaccia, possa andarci di mezzo delle vite innocenti, colpevoli solamente di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. La gente comincia a porsi delle domande: è davvero venuto qui per salvarci, o L’Uomo d’acciaio altro non è che un essere che, per alimentare il suo delirio di onnipotenza e il suo ego, agisce senza pensare alle conseguenze? Dall’altra parte, a Gotham, Bruce Wayne, alias Batman, non solo è stanco di combattere contro i criminali che “come erbacce” crescono da altre parti nel momento in cui uno cerca di strapparle con forza, ma vede in Superman una delle possibili cause dei mali dell’intera umanità.

Batman vs Superman unisce due mondi difficilmente conciliabili. La purezza di Superman vs l’oscurità di Batman; il giorno, rappresentato da Metropolis, vs la notte, tipica della città di Gotham. Si è cercato di creare un compromesso che possa rendere possibile l’avvicendarsi di due personaggi così distanti. Il buio, con le incertezze e le paure che trasmette, e la città del Daily Planet sono elementi cardini di questo film, il quale mostra due personaggi che, in modo e con mezzi completamente diversi, condividono la necessità di difendere i propri cittadini da minacce esterne. Il punto di vista che emerge in particolare è quello dell’uomo pipistrello, che, dapprima con il flashback della sua infanzia (già vista più volte nei precedenti episodi di Batman) e successivamente con la scena di uno dei tanti attacchi a Metropolis, si trova impotente davanti agli eventi, come se non avesse potuto in qualche modo intervenire né come essere umano né come supereroe. Sarà il tempo che scorre, sarà la presenza di Superman, ma Bruce si trova in un bivio pieno di interrogativi e di risposte prive di verità. Davvero le scelte intraprese in passato hanno dato i risultati sperati? È davvero cambiato qualcosa dopo anni passati a combattere il crimine?

Se le sfumature e il dubbio inglobano la mente di Wayne, il personaggio di Clark Kent, grazie agli insegnamenti del padre, è invece molto deciso e fermo su quello che deve e vuole fare del suo potere. Superman è generoso, vuole usare la propria forza a servizio dei cittadini, anche se la percezione del popolo, tra l’idolatria e l’odio più profondo, e dei rappresentanti delle istituzioni governative, che vedono minate i propri ruoli di garanzia per la popolazione, si distanziano notevolmente da quelle che sono le vere intenzioni dell’eroe. E dove viene meno l’idea laica di giustizia, entra in gioco il concetto di Dio e la visione religiosa (e perché no, anche filosofica) di ciò è incomprensibile all’occhio umano. E in questo gioco dove le pedine sono (ahimè) gli essere umani entra in campo un altro protagonista, Lex Luthor, che mette in campo idee  antiche e medioevali cadute ormai in disuso come l’arrivo degli Dei sulla Terra e la caccia alle streghe (epica la sua frase “Se l’uomo non uccide Dio, lo farà il diavolo”), mettendo a rischio le poche certezze rimaste in questo mondo imperfetto. Vi starete chiedendo allora: è davvero bello questo film? Ni. O meglio, sì, fino ad un certo punto. La sceneggiatura nel suo complesso, nonostante l’idea in sé davvero interessante, non è perfetta, perché  contiene non poche incongruenze e salti temporali che mettono troppa confusione nella fruizione complessiva del film (lo stesso errore commesso in Age of Ultron). Fino a qui, nulla di grave. Tuttavia è proprio nella seconda parte, nel momento in cui si è dovuto introdurre materiali per collegarsi ai film futuri, che i problemi sorgono. Gli inserimenti troppo forzati, così come una scena chiave del film completamente banalizzata, hanno messo a rischio l’ottima riuscita del film. Nel complesso, le aspettative del film sono state esaudite nel migliore dei modi, con una regia all’altezza di Snyder in grado di rendere straordinaria una delle battaglie più belle tra supereroi. Tra il cast spicca l’interpretazione di Ben Affleck, con un Batman davvero incredibile, e di Gal Godot nelle vesti di Wonder Woman. Discutibile il Lex di Jesse Eisenberg, troppo simile al Joker nonostante la buona interpretazione dell’attore.

Voto: 3 su 5

Il trailer


Batman vs Superman Ultimate Edition

Alcune considerazioni sul film (non ha senso fare una nuova recensione su un film già recensito) 

1- Quanto odio la Warner. Le ragioni per cui tagliare il film era necessario era solo per fini economici: meno ore, più proiezioni. Quello che ne perde è, come sempre capita, la qualità. La storia con questi 30 minuti acquista nella prima parte una maggiore linearità e comprensione della storia, sia per quanto riguarda il piano di Lex Luthor (pur non apprezzando il carattere del personaggio, sia per quanto riguarda le indagini di Lois per scagionare il povero Superman, attaccato dalle testimoni per quanto è successo in Africa e non solo. 

2- Effetto “Martha”: la Ultimate Edition non poteva (e infatti non è successo) salvare la scivolata della seconda parte. Senza fare nessuno spoiler, chi lo guarderà capirà subito di cosa sto parlando. Anche qui la Warner poteva intervenire. Se lo ha fatto nella durata, poteva certamente segnalare alla produzione (come è successo nel caso Disney – Star Wars Rogue One) di riprendere in mano quella parte della storia e modificarla. 

-Conclusione: Batman vs Superman con questa edizione rende giustizia al lavoro che è stato fatto da Zack Snyder. È sicuramente migliore della edizione cinematografica. Non è sicuramente perfetta, perché gli errori continuano a esserci nella seconda parte, con sequenze troppo sbrigative soprattutto con l’entrata in scena del vero villain della storia. Tuttavia se fosse uscita questa edizione critica e pubblico sarebbero stati molto più benevoli nei confronti dell’Uomo d’acciaio di Metropolis e dell’Uomo pipistrello di Gotham.

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