Il Far East Film Festival ha dato il suo verdetto. Dei 50 film in concorso quest’anno, il pubblico di Udine ha incoronato la Corea del Sud: il dramma bellico A Melody To Remember di Lee Han è dunque, a furor di popolo, il Gelso d’Oro 2016. La stessa Corea del Sud è protagonista del secondo gradino del podio, con la dolcissima favola spaziale Sori: Voice From the Heart di Lee Ho-jae, mentre per quanto riguarda la medaglia di bronzo, gli spettatori hanno premiato il Giappone e il minimalismo stralunato di Mohican Comes Home di Okita Shuichi. Quest’ultimo può comunque gioire, visto che ha comunque trionfato con il premio che gli accreditati Black Dragon assegnano per ogni edizione del festival. Ultimo è il giudizio dei web-giurati di MYmovies, che hanno scelto l’action comedy giapponese Bakuman di One Hitoshi.
I dati parlano chiaro. Questo festival ha visto una partecipazione di 60.000 spettatori da oltre 20 nazioni, segno che questo tipo di cinema sta avendo un forte interesse da parte del pubblico di cinefili e non solo. Questo tipo di cinema è ancora sconosciuto al grande pubblico. Per questa ragione Udine è davvero un trampolino di lancio in grado di lanciare anche in Europa pellicole che altrimenti non avrebbero seguito in Occidente. Dai film drammatici a quelli romantici, dalle pellicole fantascientifiche del passato (grazie allo speciale Beyond Godzilla con i film di Obayashi Nobuhiko) a quelle che ti strappano un sorriso, in questi pochi giorni passati a Udine abbiamo notato quanto buon cinema abbiamo perso, o almeno, ci hanno tenuto nascosto.
«We are not ready to say goodbye!» ha assicurato Sabrina Baracetti, presidente del Far East Film Festival, dal palco del Teatro Nuovo, e dentro quelle 7 parole c’è già tutto lo spirito del FEFF 19: non resta che darsi appuntamento, a Udine, dal 21 al 29 aprile 2017!
Il nostro speciale dei due giorni passati al FEFF18