Recensione: Altruisti si diventa

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Genere: Commedia

Regia:  Rob Burnett

Cast: Paul Rudd, Selena Gomez, Jennifer Ehle, Craig Roberts, Megan Ferguson

Durata: 93 min.

Titolo originale: The Fundamentals of Caring

Distribuzione: Netflix

 

 

Il mestiere dello scrittore è spesso segnato dal desiderio di raccontare qualcosa di innovativo, unico. Una storia capace di commuovere e sorridere allo stesso tempo. Ben Benjamin, dopo due romanzi, non riesce più a imprimere l’inchiostro sul foglio di carta, a causa di un evento familiare che lo ha segnato profondamente. Non riesce ad affrontarlo, a combatterlo ad armi pari. L’unica soluzione per lasciarselo alle  spalle è cercare (o almeno tentare) di aiutare il prossimo. Ben si iscrive a dei corsi per diventare assistente di persone anziane o affette da gravi malattie, e il primo “paziente” che si trova davanti è Trevor, ragazzo colpito da distrofia muscolare che non ci pensa due volte a rendergli la vita un vero inferno. Da quello che era all’inizio un conflitto (con Trevor assolutamente divertito nel mettere sotto torchio Ben), nascerà ben presto una sintonia, scoprendo di essere entrambi nella stessa barca, seppur provenendo da territori  lontani con una storia molto diversa da raccontare.

altruisti si diventa

Altruisti si diventa, tratto da “The Revised Fundamentals of Caregiving” di  Jonathan Evison, è un film che non lascia indifferenti chi lo guarda. La storia convince, stravolge, senza mai esagerare. Non c’è il dramma in questa opera cinematografica. Dalla trama, e dalla tematiche che la pellicola di Rob Burnett affronta, sarebbe davvero complesso non cadere in melodrammi e situazioni di forte impatto emotivo. Invece no. Il film, come il viaggio che i protagonisti intraprendono, tira dritto per la sua strada, senza  manierismi o scelte narrative artificiose. La storia racconta con naturalezza l’incontro di due persone incomplete che si vogliono nascondere dai loro stessi problemi per paura che questi, in un modo o nell’altro, colpiscano nel profondo la loro vita. Trevor e Ben non possono modificare la propria condizione, e all’inizio, per puro egoismo, cercano entrambi di trovare nell’altro una valvola di sfogo dei loro problemi interiori, cercando di liberarsi di quei pesi che continuano ad accompagnarli. È grazie a quel viaggio verso l’ignoto, verso posti improbabili (come la scoperta di Rufus, la mucca più grande del mondo, o la fossa più grande del mondo), così come l’incontro casuale di persone come Dot e Peaches, a rendere questo road movie emozionante e autentico. The Fundamentals of Caring (questo è il titolo originale, presentato al Sundance 2016), è un film che scuote, diverte, prende in giro la malattia rendendola anche essa vulnerabile, innocua di fronte all’amicizia, al coraggio e al supporto reciproco. Qui spicca l’interpretazione di Paul Rudd, che, dopo essersi messo l’elmo di Ant Man, ritorna alle dimensioni umane con un personaggio davvero convincente. Craig Roberts colpisce nella parte di Trevor, un personaggio pieno di sfumature, dagli aspetti più complessi come il suo rapporto con la malattia a quelli più semplici come il suo carattere irriverente e spigliato. Altruisti si diventa è una commedia sincera, onesta, che affronta argomenti delicati con la giusta filosofia, bilanciando momenti di ilarità con occasioni di riflessione e commozione.

Voto: 4 su 5

Il trailer

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