Nominations Academy Awards 2014: molte conferme e…qualche esclusione

80th Academy Awards NYC Meet the Oscars Opening

Uno dei grandi appuntamenti cinematografici dell’anno è ormai ad un tiro di schioppo. L’evento ospitato dal Kodak Theatre il prossimo 2° marzo segnerà l’86ma edizione per l’assegnazione degli Academy Awards of Merit, conosciuti col più celebre nomignolo di “Oscars”. Autentica incetta di nominations per l’ultimo lavoro di David O.Russell, “American Hustle”, da una settimana sbarcato anche sugli schermi italiani: tutto il cast (ad eccezione del solo Jeremy Renner) è stato inserito nelle cinquine principali; Bale per miglior attore protagonista, Adams per migliore attrice protagonista, Cooper per miglior attore non protagonista, Lawrence per miglior attrice non protagonista. Per la Lawrence è l’ennesima conferma, dopo aver vinto l’Oscar nel 2013 per l’interpretazione ne “Il lato positivo”. “American Hustle” corre anche per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior scenografia, migliori costumi e miglior montaggio…un autentico saccheggio. Parimenti è stato anche per “Gravity”, ultima pellicola di Alfonso Cuaròn, presentata a Venezia, che vanta (tra le sue 10 nomination), la miglior attrice protagonista per Sandra Bullock, la miglior regia per Cuaròn, la miglior fotografia e diversi Oscars “tecnici” (sonoro ed effetti speciali). Cresce l’attesa per alcuni film che ancora non sono stati presentati nelle sale italiane ma che stanno raccogliendo premi e riconoscimenti nelle grandi manifestazioni: è il caso di “Dallas buyers club” di Jean Marc Vallée, di “The wolf of Wall Street” di Martin Scorsese, di “Her” di Spike Jonze e soprattutto di “12 anni schiavo” di Steve McQueen. Il regista inglese, dopo lavori di grande prospettiva quali “Shame” e “Hunger”, si presenta alla notte degli Academy fresco di titolo per miglior film al Concorso di Toronto. Il gruppo dei migliori film è completato dai notevolissimi “Philomena” di Stephen Frears, da “Nebraska” di Alexander Payne, presentato e ben accolto a Cannes, in uscita in questi giorni in tutti i cinema e da “Captain Phillips” di Paul Greengrass. Parlando della cinquina “miglior attore”, potrebbe essere l’anno di Leonardo Di Caprio, spesso e volentieri completamente ignorato dalla Commissione; snobbato nonostante grandissime interpretazioni, non è mai riuscito a ottenere l’ambito riconoscimento. Ma Leo dovrà vedersela, oltre che con Cristian Bale, con Bruce Dern di “Nebraska”, con la sorpresa Matthew McConaughey (Dallas buyers club) e con Chiwetel Ejiofor, grande protagonista in “12 anni schiavo”. Sfida tra titani per la statuetta di migliore attrice: non solo le “solite” Dench (una statuetta), Streep (tre statuette), Blanchett (una statuetta), ma anche Adams e Bullock. Tra i migliori non protagonisti spiccano i nomi di Jared Leto, già vincitore del Golden Globe con “Dallas buyers club” e Sally Hawkins, per il lavoro di Woody Allen “Blue Jasmine”. Questo potrebbe essere l’anno anche di Martin: per lui l’undicesima nomination, con una vittoria, quella del 2007 con “The departed”. Balza all’occhio la totale esclusione di “The butler” di Lee Daniels: neppure la protagonista femminile Oprah Winfrey è riuscita ad ottenere quanto meno la candidatura. Ma a rimanere a bocca asciutta sono stati anche Paul Greengrass e Tom Hanks, rispettivamente regista e protagonista del film “Captain Phillips”, quest’ultimo però inserito in diverse altre categorie. Snobbato anche “Saving Mr.Banks” (soltanto una candidatura per miglior colonna sonora) tanto che desta sorpresa l’esclusione dalla cinquina di Emma Thompson, già trionfatrice ai Golden Globe per l’interpretazione nel lavoro di J.L.Hancock. Anche Abdelatif Kechiche dovrà mettersi il cuore in pace: “La vita di Adèle”, “discusso” vincitore di Cannes 2013 non è comparso nella cinquina definitiva del miglior film straniero. A contendersi la statuetta in questa categoria saranno “Il sospetto” di Thomas Vinterberg, “Omar” di Any Abu-Assad, “The broken circle breakdown” di Felix Van Groeningen, “The missing picture” di Rithy Panh e “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Per il regista nostrano, questa è una corsa che parte col favore dei pronostici: fino ad ora ha già incassato un EFA come miglior film europeo e un Golden Globe come miglior film in lingua non inglese. Incoraggiante segnale per il cinema italiano che “è vivo, basta col disfattismo, bisogna crederci” (così Sorrentino). Riuscirà Paolo a replicare ciò che, nel 1999, fece Roberto? Non ci resta che attendere il 2° marzo.

Di seguito l’elenco completo delle candidature:

Miglior film
American Hustle
Captain Phillips
Dallas buyers club
Gravity
Her
Nebraska
Philomena
12 years a slave
The wolf of Wall Street

Miglior attore protagonista
Christian Bale – American Hustle
Bruce Dern – Nebraska
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Chiwetel Ejiofor – 12 anni schiavo
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club

Miglior attrice protagonista
Amy Adams – American Hustle
Cate Blanchett – Blue Jasmine
Sandra Bullock – Gravity
Judi Dench – Philomena
Meryl Streep – I segreti di Osage County

Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi – Captain Phillips
Bradley Cooper – American Hustle
Michael Fassbender – 12 anni schiavo
Jonah Hill – The Wolf of Wall Street
Jared Leto – Dallas Buyers Club

Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins – Blue Jasmine
Jennifer Lawrence – American Hustle
Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo
Julia Roberts – I segreti di Osage County
June Squibb – Nebraska

Miglior regia
American Hustle – David O. Russell
Gravity – Alfonso Cuarón
Nebraska – Alexander Payne
12 anni schiavo – Steve McQueen
The Wolf of Wall Street – Martin Scorsese

Miglior film straniero
The Broken Circle Breakdown
La Grande Bellezza
The Hunt – Il sospetto
The Missing Picture
Omar

Miglior sceneggiatura originale
American Hustle
Blue Jasmine
Dallas Buyers Club
Her
Nebraska

Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight
Captain Phillips
Philomena
12 anni schiavo
The Wolf of Wall Street

Miglior film d’animazione
The Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen
The Wind Rises

Miglior scenografia
American Hustle
Gravity
Il grande Gatsby
Her
12 anni schiavo

Miglior fotografia
The Grandmaster
Gravity
Inside Llewyn Davis
Nebraska
Prisoners

Miglior sonoro
All Is Lost
Captain Phillips
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Lone Survivor

Miglior montaggio sonoro
Captain Phillips
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Inside Llewyn Davis
Lone Survivor

Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri
Gravity
Her
Philomena
Saving Mr. Banks

Miglior canzone originale
“Alone Yet Not Alone” da Alone yet not alone, di Bruce Broughton
“Happy” da Cattivissimo me 2, di Pharrell Williams
“Let it Go” da Frozen, di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez
“The Moon Song” da Her, di Karen O
“Ordinary Love” da Mandela, degli U2

Migliori costumi
American Hustle
The Grandmaster
Il grande Gatsby
The Invisible Woman
12 anni schiavo

Migliori effetti speciali
Gravity
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Iron Man 3
The Lone Ranger
Star Trek Into Darkness

Miglior montaggio
American Hustle
Captain Phillips
Dallas Buyers Club
Gravity
12 anni schiavo

Miglior trucco
Dallas Buyers Club
Jackass Presents: Bad Grandpa
The Lone Ranger

Miglior documentario
The Act of Killing
Cutie and the Boxer
Dirty Wars
The Square
20 Feet from Stardom

Miglior cortometraggio
Aquel No Era Yo (That Wasn’t Me)
Avant Que De Tout Perdre (Just Before Losing Everything)
Helium
Pitääkö Mun Kaikki Hoitaa? (Do I Have to Take Care of Everything?)
The Voorman Problem

Miglior cortometraggio documentario
CaveDigger
Facing Fear
Karama Has No Walls
The Lady in Number 6: Music Saved My Life
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall

Miglior cortometraggio animato
Feral
Get a Horse!
Mr. Hublot
Possessions
Room on the Broom

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. thecinemacompany ha detto:

    Bella analisi, ma a balzare alla mente è anche la sola candidatura per Inside Llewyn Davis (A proposito di Davis) che i critici d’oltremare descrivono come uno dei migliori dei Coen mai girati. Ciao

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    1. mattiabertaina ha detto:

      Devo riconoscere che anche Inside Llewyn Davis è un titolo forte che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte dell’Academy. Già a Cannes aveva positivamente impressionato pubblico e critica.

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  2. Mirko ha detto:

    Sconcertato per l’assenza di Emma Thompson. Ci contavo nel suo ritorno in gara dopo l’ultima volta nel 1996. E’ una delle migliori attrici in circolazione. Sono stati ingrati con lei.

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    1. mattiabertaina ha detto:

      Certo l’Academy non è nuova per atteggiamenti di aperta ingratitudine. Uno tra tutti Leonardo Di Caprio, come scritto anche nell’articolo, troppe volte snobbato dalla Commissione. Il “caso Emma Thompson” instilla quel dubbio che di tanto in tanto si insinua nelle menti del pubblico ossia “la selezione è attuata realmente sulle migliori interpretazioni oppure tiene conto dei soli prodotti più politicamente proni all’industria cinematografica?”

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  3. Riccardo227 ha detto:

    Alla fine penso che quest’anno, a parte il caso di Inside Llewyn Davis e l’assenza di grandi attori come Emma Thompson e Tom Hanks, non ci siano grosse sorprese. Sinceramente non mi ha convinto Barkhad Abdi in Captain Phillips, ma credo sia a causa del doppiaggio, perchè leggendo altre recensioni ne parlano bene. Per il resto mi trovo d’accordo con l’Academy. Un peccato per La Vita di Adele che, per un problema tecnico, non ha potuto partecipare.

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