Robin Williams: l’eterno Peter Pan

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Tornare a scrivere su un evento così tragico non è facile. Quest’anno verrà ricordato come il periodo degli addii di molti registi e attori dello spettacolo. Prima è toccato a Philip Seymour Hoffman. Ora è stato il turno di Robin Williams, uno degli autori più energici e vitali che Hollywood ha avuto. Per il sottoscritto e le generazioni successive, Robin ci ha hook-express-photo-01accompagnati nel suo mondo sotto diverse vesti, dal mitico Peter Pan in Hook – Capitano Uncino, alle avventure di Alan nel film Jumanji, lungometraggio trasmesso ormai ogni anno sui nostri televisori come se fosse una tradizione da tramandare perpetuamente. Ci ha accudito come una governante premurosa, grazie a Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre; ci ha fatto ridere con lavori del calibro di Flubber – Un professore tra le nuvole e con la voce (a noi ignota) del Genio della lampada in Aladdin;  ci ha tenuto sulle spine con thriller come The Big White Insomnia di Christopher Nolan, e, non per ultimo, ci ha fatto riflettere, con l’entrata in Casa Bianca di un comico nel film L’uomo dell’anno.  Non è un caso che Will Hunting – Genio ribelle e L’attimo fuggente siano messi per ultimi. Questi due racchiudono appieno la sua filosofia di vita.  In una celebre frase del film di Peter Weir, John Keating, insegnante di letteratura inglese, ricorda ai propri studenti di essere creativi, di vedere la vita con una prospettiva differente:

Perché sono salito quassù? Chi indovina? Per sentirsi alto. No […]. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.

 

Questo era Robin Williams. Grazie a lui siamo riusciti a vedere il mondo con occhi diversi, a vivere immaginando di essere quel personaggio in quella situazione per provare quelle emozioni avvertite davanti allo schermo e comprendere le sue scelte. Per questo lo ricordiamo con affetto e grazie a questo video, ripercorriamo le sue celebri scene.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. chiarabazzurri ha detto:

    Se penso a tutti i suoi film che hanno accompagnato la mia infanzia (e non solo) mi sale ancora più tristezza. Non ci posso ancora credere

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    1. Riccardo227 ha detto:

      Infatti. Ogni suo film mi ha accompagnato l’infanzia. Il brutto del cinema è che ti affezioni tanto all’attore e al personaggio che interpreta. Appena succede qualcosa, hai sempre avuto la sensazione di averlo conosciuto veramente. Davvero un brutto colpo.

      Piace a 1 persona

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