Recensione: Pixels

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Genere: Commedia/Fantascienza

Regia: Chris Columbus

Cast: Michelle Monaghan, Peter Dinklage, Adam Sandler, Ashley Benson, Sean Bean

Durata: 100 min.

Distribuzione: Sony

 

Nel 1982, mentre in Italia si stava festeggiando la vittoria dei mondiali (tranquilli, questo particolare non è inserito nel film 🙂 ), tre giovani nerd Sam Brenner, William Cooper ed Eddie Plant scoprono l’esistenza di un campionato di videogiochi. Erano gli anni in cui l’8-bit (Pac-man, Donkey Kong…) stava spopolando nella generazione anni ’80, passando gran parte della giornata in sala giochi con gli amici a socializzare e a far vedere all’altro chi era il più forte. La manifestazione viene poi registrata attraverso un nastro, per essere spedita nello spazio con l’obiettivo di trovare qualche forma di vita aliena e stabilire una qualche forma di contatto con quest’ultima. Trent’anni dopo si scoprirà che quelle immagini sono state interpretate dagli alieni come una seria minaccia al loro popolo, decidendo così di dichiarare guerra alla Terra. Peccato che il mezzo utilizzato da queste forme di vita non siano armi altamente sofisticate, bensì gli stessi videogiochi che gli umani gli hanno mandato. Il presidente degli Stati Uniti Cooper (sì, è accaduto, uno dei tre è diventato presidente) decide di chiedere aiuto a Sam e a Eddie perché sono gli unici capaci di sconfiggere una volta per tutte questi esseri minacciosi. Ce la faranno?

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Piccola premessa. Questo film non piacerà a tutti. Gli elementi a disposizione degli scettici sono tantissimi: buchi di trama colossali, una storia a dir poco banale e, non per ultimo, la superficialità dei personaggi. Dunque a queste persone si può consigliare senza alcun dubbio di andare a vedere altro. Tuttavia è a quei nostalgici della sala giochi che Pixels, film diretto da Chris Columbus, è rivolto. Questa pellicola contiene tutti gli ingredienti necessari per rivivere quei fantastici momenti passati, mischiati con alcune scene davvero divertenti. Si ride (ebbene sì, anche in presenza di Adam Sandler), ma  soprattutto si desidera realmente di essere in alcune di quelle scene, a combattere dentro una di quelle Mini per le strade di Manhattan contro Pac-Man, evitando di essere mangiati. Il film non voleva assolutamente essere un viaggio verso ambiti filosofici come alcune pellicole fantascientifiche, e non voleva certamente essere un lungometraggio che trattasse la complessità dell’uomo in rapporto all’immensità dell’universo. Insomma, Pixels è un film che non vuole essere preso sul serio, e questo era evidente già dalle prime immagini. Il suo scopo è di far passare un’ora e mezza piacevole e senza pensieri rivolti alla realtà, con uno sguardo intimo verso quei personaggi che ci hanno fatto adorare la nostra infanzia, dal forzuto Donkey Kong al simpatico ed esuberante Q*bert. Su questo punto, almeno, si può dire che Pixels ha lasciato davvero il segno.

Voto: 2,5 su 5

Il trailer

Il corto da cui viene tratto il film

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