Recensione: Round Trip Heart

Round-Trip-HeartGenere: Commedia/Drammatico

Regia: Yuki Tanada

Cast: Masataka Kubota, Kôji Ohkura, Yuko Oshima

Durata: 97 min.

Stato: Giappone

 

 

 

Speciale #FEFF18

Hachiko Hojo è una ragazza sveglia, intraprendente, rispettosa delle regole. Lavora per una compagnia ferroviaria, la “Romance Car”, vendendo prodotti con il tipico carrello che si trasporta di vagone in vagone. Un’assistente di viaggio modello, si può definire, che distribuisce confort e buon umore a tutti i passeggeri in viaggio verso Hakone, il paese che si affaccia sul monte Fuji, il simbolo del Sol Levante. Se proprio bisogna trovarle un difetto, la sicurezza in sé stessa non è di certo la caratteristica peculiare di Hachiko. Un giorno però qualcosa cambia: durante un normale, forse piatta, giornata lavorativa l’hostess si trova davanti a un passeggero che non ci mette un attimo ad afferrare del cibo sul suo carrello. La donna lo insegue fuori dal treno, ma quando lo acciuffa, ormai è tardi: la sua Romance Car è partita, lasciandola a piedi e per giunta con quell’uomo.

round trip heart

Da qui sembrerebbe che il film potesse prendere una piega tragica, drammatica. Invece Round Trip Heart di Yuki Tanada mostra un lato inaspettato, delicato che lascia spazio anche ad alcune piccole dosi di ironia. L’incontro di due personaggi così diversi e distanti, come la protagonista Hachiko, la ragazza dal volto puro e dal carattere timido e introverso, e il personaggio di Sakuraba, un produttore cinematografico fallimentare  che, con la sua vitalità e creatività, non ha mai smesso di andare avanti e di vivere la giornata, è stata una vera e propria boccata di ossigeno per entrambi. Il viaggio che intraprendono in seguito porta notevoli punti di contatto tra loro, mostrando ciascuno i pregi e i difetti senza tuttavia giudicarsi. Quello che tuttavia si apprezza maggiormente di questo film è l’incredibile capacità dei due di sostenersi a vicenda, venendosi incontro quando uno ha bisogno dell’altro. Tutto ciò non viene mostrato con eccessiva emotività e drammaticità, come molte pellicole di questo tipo spesso trattano con l’obiettivo di manifestare un avvicinamento del pubblico verso le vicende narrate. Qui si assiste a un continuo susseguirsi di sequenze che variano nel tempo, dalle scene di forte impatto a quelle nelle quali la risata la fa da padrona, con il risultato di portarci a comprendere le loro situazioni senza tuttavia patire in maniera troppo eccessiva le loro sofferenze dovute al loro passato tumultuoso. Notevoli sono stati i due protagonisti del film, riuscendo con destrezza a raccontare in maniera graduale i dettagli di ciascun personaggio, che vanno dalla psicologia al modo di atteggiarsi in scena, calcando nettamente le distanze tra Hachiko e Sakuraba. La regia (in particolare la parte del montaggio), da una mano a ciò che non è possibile raccontare nella fabula, cercando con i vari flashback di presentare i tasselli del passato della ragazza, in modo da non lasciare nulla alla casualità per quanto riguarda il flusso narrativo. Oltre a questo, la capacità di mantenere in equilibrio la commedia con gli aspetti drammatici è segno di un’idea chiara sull’obiettivo che si voleva prefigurare. Round Trip Heart vuole essere una pellicola onesta, che non pretende nulla dallo spettatore, ma che al contrario vuole renderlo partecipe di una storia dal tratto leggero e spensierato, pur contenendo in sé tematiche che difficilmente lasciano freddi e immobili coloro che guardano.

Voto: 3,5 su 5

Il trailer

 

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