Intervistare un regista di questo livello non è cosa di tutti i giorni. Amir Naderi, autore di Monte, film presentato fuori concorso alla 73′ mostra del cinema di Venezia, è tornato nel luogo dove tutto è iniziato. Il lungometraggio è infatti girato nella zona montuosa del Trentino e del Friuli Venezia Giulia, per la precisione nel paese di Erto. La scelta non è casuale, come lo stesso regista afferma nella masterclass alla Mediateca di Cinemazero a Pordenone. Aveva bisogno di una montagna che dia la giusta atmosfera al suo film, e l’ha avuta. Il monte è infatti il vero protagonista del film, con i suoi respiri e la sua possenza che impedisce alla comunità di sopravvivere, tanto da essere costretti ad abbandonare quella terra considerata maledetta. Solo uno, Agostino, ha il coraggio di sfidarlo, in un conflitto non solo mentale, ma che tramuterà in uno scontro fisico.

Dalla fotografia, con un cambiamento cromatico visibile dall’inizio alla fine del film, al suono, con i rumori della montagna simili a dei sospiri violenti, Monte non ha bisogno di dialoghi, perché è l’immagine stessa a instaurare un rapporto con il pubblico. I colori spenti, con poche sfumature, trasmettono inquietudine, in contrapposizione con alcune scene vive e accese che invece diffondono calore e gioia.

Qui l’intervista al regista, eseguita dal Cinemazero Young Club.

Le riprese e il montaggio sono a cura di Maria Giulia Buttò, il suono è a cura di Furio Reini. Un grazie speciale alle traduzioni di Valentina Lanza.

Il trailer