Recensione: Thor – The Dark World

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Genere: Azione

Regia: Alan Taylor

Cast:  Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Anthony Hopkins

Durata: 112 min.

Distribuzione: Walt Disney Pictures

 

 

Dopo il successo di Iron Man 3, campione di incassi indiscusso del 2013, la “Fase Due” della Marvel si arricchisce di un’altra storia, con protagonista il guerriero proveniente da Asgard: Thor. Dopo le vicende di New York raccontate dal film The Avengers, si trova a dover affrontare non solo problemi macroscopici, riportando l’equilibrio in gran parte dei pianeti in subbuglio, ma anche familiari, dal momento che Loki, suo fratello illegittimo, è stato l’artefice del disastro avvenuto nella Grande Mela. Dopo che Odino, padre e re di Asgard, decide di rinchiudere il figlio nei sotterranei per i crimini commessi sulla Terra, Thor (Chris Hemsworth), approfittando del periodo di ordine tra i pianeti, è deciso a tornare dalla sua amata Jane, lasciata alle spalle dopo tanto tempo. La pace è soltanto apparente, poiché la donna, nel tentativo di analizzare delle irregolarità gravitazionali in un quartiere di Londra, scopre in realtà un portale che la conduce all’Aether, una sostanza in grado di “trasformare la materia in materia oscura”. Prima che fosse rinchiuso in un luogo ignoto, l’elemento era stato usato dal malvagio Malekith per controllare l’universo e condannare tutti i pianeti all’oscurità. Dal momento in cui entra all’interno del corpo di Jane, l’Aether risveglia dall’oblio il mostro, pronto con tutti i suoi membri a completare la sua missione entro la “Convergenza” dei nove mondi.

Il film di Alan Taylor ha sicuramente dei pregi. Uno di questi è l’impronta sarcastica che la casa del fumetto più proficua del cinema sta applicando a ciascun capitolo. Il metodo funziona sia nel regalare scene appassionanti (anche con una leggera autoironia) sia nel tentativo di “umanizzare” un personaggio che di umano ha solamente le fattezze. Rispetto agli altri supereroi portati sul grande schermo, la trasposizione del Dio del tuono è stata sicuramente una scommessa importante per la Marvel, data la sua caratteristica divina e leggendaria. La pecca della pellicola sta nella gestione della storia (a tratti riempita dalle scene d’azione) e degli altri personaggi, da Jane (Natalie Portman), a Odino (Anthony Hopkins). Questi sono superficialmente introdotti solo per arricchire la storia, senza un giusto approfondimento. Tuttavia Il film funziona e i risultati si vedono; Thor: The Dark World è capace di spostare il pubblico da un mondo all’altro, passando da battaglie epiche con mostri dagli aspetti più bizzarri alla quotidianità tipica della nostra società, mostrando le similitudini (e le differenze) tra questi mondi non così lontani tra loro. Anche l’eroe dai capelli biondi deve affrontare problemi tutt’altro che “epici”, come il rapporto altalenante con il padre Odino, deciso di affidargli il trono a tutti i costi anche sovrastando i voleri del figlio, e con il fratello Loki (Tom Hiddleston), con il quale cerca di rinstaurare la fiducia venuta meno dopo gli avvenimenti di New York. Quest’ultimo, grazie al carisma dell’attore che ha già svelato magistralmente in The Avengers, riesce a rubare la scena al personaggio interpretato da Chris Hemsworth, creando colpi di scena incredibili per tutta la durata del film.

Voto: 3 su 5

Il trailer del film

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