Recensione: Godzilla

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Genere: Azione

Regia: Gareth Edwards

Cast: Aaron JohnsonKen WatanabeElizabeth OlsenJuliette BinocheSally Hawkins, Bryan Cranston

Durata: 123 min.

Distribuzione: Warner Bros.

 

Era dal 1998, uscita del Godzilla targato Roland Emmerich (regista di Indipendence Day), che non si sentiva più parlare del più conosciuto personaggio della casa di produzione giapponese Toho. Per molti appassionati del genere, il flop che ne è derivato non era una sorpresa, vista la distanza abnorme tra il Godzilla del ’98 (molto simile come fattezze a un dinosauro di Jurassic Park) e la creatura di Tomoyuki Tanaka e Ishirō Honda, ma la notizia di un altro remake ha portato non poche polemiche. Il vizio di Hollywood di continuare insistentemente a proporre lo stesso prodotto è palese (es. il caso recente di Robocop) e il rischio che si presentasse il solito disaster movie in stile Transformers era dietro le porte. Fortunatamente (con buona pace di tutti) questo non è avvenuto grazie alla professionalità di Gareth Edwards, il quale è riuscito (finalmente!) a dare giustizia a un personaggio vittima di eccessive trasformazioni. Se nel film Godzilla diverge enormemente in altezza rispetto al vecchio mostro giapponese, le restanti caratteristiche dell’essere proveniente dagli abissi sono invece molto simili. Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il contesto in cui il film è ambientato. Il rimando alla catastrofe di Fukushima è evidente, come è lampante il riferimento alle continue sperimentazioni in campo nucleare da parte degli Stati.

Se da un lato questi elementi rafforzano e rendono interessante la pellicola di Edwards, la maggior critica che si può rilevare in Godzilla sta nel non aver sfruttato al massimo le enormi potenzialità che la storia poteva offrire. Il film, soprattutto nella prima parte, era certamente partito con il piede giusto, con una narrazione convincente e con qualche spunto intrigante per il proseguo del racconto, mentre nella seconda si ha l’impressione di un abbandono progressivo della storia per evidenziare maggiormente l’azione e la forza della creatura in una serie di scontri decisivi contro i cosiddetti M.U.T.O. (due organismi preistorici in grado di assorbire radiazioni). Questo ha certamente offerto al pubblico uno spettacolo affascinante, grazie alla abilità tecnica del regista e dall’incredibile evoluzione della computer grafica, anche se una maggior focalizzazione su alcuni particolari del racconto avrebbe reso più comprensibile le scelte dei personaggi, in questo caso messi in secondo piano e per niente approfonditi. Nonostante ciò, il film propone alcune citazioni davvero sorprendenti, come la scena di lancio dei soldati per la missione a San Francisco, dove la ricorrenza a una delle musiche di 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrik rende quella lunga sequenza piena di tensione, sensazione che si percepisce per tutta la durata del film. Un’altra riguarda l’avvicinamento del mostro verso la terraferma, dove le inquadrature rilevano solamente la parte superiore del corpo, come la pinna che si avvicina al bambino oramai senza speranze in Lo Squalo di Steven Spielberg. In effetti la somiglianza c’è, visto che in entrambi i casi rappresentano la minaccia della natura sull’uomo. Godzilla infatti interviene per ristabilire l’equilibrio nell’ecosistema, vittima dei continui soprusi dell’uomo, e quando agisce con la sua forza brutale non guarda in faccia nessuno, senza distinzioni.
In conclusione si può dire che Godzilla rende omaggio alla prima comparsa sullo schermo del mostro radioattivo, ma non riesce ad andare oltre, evidenziando alcuni vuoti di contenuto nella sceneggiatura che potevano essere perfezionati con più cura.

Voto: 3 su 5

Il trailer

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