TFF32: bilancio sicuramente positivo

TFF-TORINO-FILM-FESTIVAL-manifesto-2014C’era attesa per la prima da Direttore o meglio, Direttrice del Festival della critica Emanuela Martini, dopo una edizione decisamente riuscita guidata lo scorso anno da Paolo Virzì (rimasto per l’occasione “Guest director”). Torino ha da sempre un’impronta cinefila forte, marcata, orgogliosa della sua indipendenza dai grandi nomi, da sempre votata alla ricerca e all’investimento su nuovi cineasti emergenti di tutto il mondo. Anche la trentaduesima edizione ha percorso con decisione le direttrici cardine che da sempre caratterizzano la manifestazione cinematografica transalpina, con opere prime, cortometraggi, documentari, interviste, approfondimenti e un’organizzazione, che anche quest’anno, ha rasentato la perfezione. Un festival più vicino al pubblico, più amichevole, più intimo, senza clamori e senza tappeti rossi, un festival che però dà opportunità notevolissime, con prezzi decisamente popolari (l’accredito per tutto il periodo del festival era fissato a 40 euro) e un numero di spettacoli elevato (era infatti possibile visionare anche 6 lungometraggi al giorno). Un festival che ha visto vincere “Manges tes morts” di Jean-Charles Hue per la sezione Torino32 (in concorso), “Endless Escape, Eternal Return” di Harutyun Khachatryan per la categoria InternazionaleDOC, “Rada” di Alessandro Abba Legnazzi per la sezione ItalianaDOC, “Panorama” di Gianluca Abbate per il miglior cortometraggio, a “Triangle” di Costanza Quatriglio il “Premio Cipputi” (miglior film sul mondo del lavoro). Torino è l’occasione per visionare lavori che, anche se di notevole qualità, potrebbero non vedere mai una distribuzione italiana, relegati ad ottimi lavori in lingua visionabili soltanto mediante l’acquisto del dvd all’estero. I film vincitori delle ultime due edizioni (“Shell” e “Club Sandwich”, ad esempio) non sono mai stati distribuiti in Italia. Oltre ai già citati film, alcuni interessanti lavori hanno visto un buon successo di pubblico: N-Capace di Eleonora Danco, For some inexplicable reason (vincitore del Premio del pubblico), What we do in the shadows, The Drop, Qui; la scelta della Martini è ricaduta anche su pellicole che hanno avuto successo in altri importanti festival o che erano dirette da nomi importanti: ecco che allora Torino ha ospitato “Whiplash”, “Magic in the moonlight”, “Cold in july”. Forse, di tanto in tanto, l’azzardo ha avuto il sopravvento (la scelta di proporre alcuni lavori troppo cinefili ad un pubblico allargato ha creato qualche malumore in sala) ma la trentaduesima edizione del TorinoFilmFestival si chiude con un bilancio positivo, sia dal punto di vista culturale (molti lavori di qualità e molte sorprese) sia dal punto di vista economico (aumento delle presenze in sala rispetto alle passate edizioni). Un festival necessario, consigliato.

Clicca sotto per visionare tutti i premi:
http://www.torinofilmfest.org/novita/516/32-torino-film-festival-premi-ufficiali.html

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