Recensione: El ciudadano ilustre

1473058854290-jpg-el__ciudadano_ilustreGenere: commedia

Regia: Gaston Duprat e Mariano Cohn

Cast: Oscar Martinez

Durata: 12o minuti

Daniel Mantovani sale sul pulpito, dinnanzi al Re ed alla Regina di Svezia, in occasione della consegna del prestigioso Nobel per la letteratura, ma è nel suo discorso che riconosce non l’importante traguardo raggiunto quanto invece la sua morte artistica, un’inevitabile china, un ineluttabile declino, segnato proprio dal Premio; non ha più nulla da dire, nulla da discutere, sono tutti d’accordo nell’accreditarlo come uno scrittore indiscutibile, canonizzato. È il gelo. Esordisce in questo modo la dark comedy firmata da Gaston Duprat e Mariano Cohn, “El ciudadano ilustre” (Il cittadino onorario), presentato in Concorso alla 73ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia; una commedia tagliente, fatta di un’ironia graffiante, una piacevole sorpresa. Daniel Mantovani, interpretato da un ottimo Oscar Martinez (Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile), vive la fase calante della sua brillante carriera, artista di successo e ricercato in tutto il mondo per convegni, interviste, serate esclusive; si è chiuso nei suoi uffici e nel privato forse per cercare nuova ispirazione e nuova verve. 59248_ppl
A sparigliare gli scenari un invito a Salas, la piccola città argentina che gli ha dato i natali e dalla quale era “fuggito” in giovane età per cercare maggior fortuna. Il Sindaco di Salas vuole conferirgli la cittadinanza onoraria e programmare una serie di incontri con il pubblico. A sorpresa Daniel accetta. Il film ci racconta il suo ideale viaggio nel passato, tra amici di infanzia, riflessioni nostalgiche, luoghi comuni. Il Sindaco con la fascia, la Miss locale, il camion dei Vigili del fuoco a sirene spiegate, le foto commemorative, il quadro è madido di provincialismo e di humour impietoso, scritto con grande intelligenza, alternando situazioni tragicomiche e grottesche a momenti di commedia alta e raffinata, non perdendo mai in compattezza. Una riflessione arguta sul successo, sul passato, sulle proprio origini, sulla celebrità, sul rapporto tra reale ed immaginario che rappresenta una vera boccata d’aria, sperando vivamente su una distribuzione italiana che creda nell’interessante progetto.

Voto: 4 su 5

Il trailer del film:

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