Newsfilm: Xavier Dolan vs Netflix

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“Caro Netflix,

mi è appena giunta alla mia attenzione, grazie a dei tweet di alcuni utenti, che tu stai trasmettendo il mio film Mommy in maniera errata, alterando l’aspect ratio.”

Così apre Xavier Dolan, in una lettera aperta sul suo profilo Twitter contro il servizio di streaming americano Netflix. Molte persone si sono lamentate della scelta del servizio di aver modificato il formato del film, mantenendo l’1:1 iniziale e impedendo la transizione verso l’1.85:1 in quella che l’autore definisce “la scena chiave” dell’intera opera:

“Questo probabilmente danneggia una scena chiave, dove il formato 1:1 si trasforma in 1.85:1 – per farla breve, il formato stretto che apre il film. Eliminando questo cambiamento, avete soffocato l’effetto emotivo della scena, avete distrutto il sentimento centrale nella storia di oppressione sociale sottolineato dal formato e avete fatto sembrare i titoli di coda del film tagliati.

Qui l’affondo del regista, che accusa il servizio di aver mancato di rispetto al pubblico, e alla natura e il significato di Mommy:

Chi vi ha dato il diritto di modificare le mie scelte e quale competenza vi ha spinto a non ponderare le conseguenze di questo cambiamento sul film e sul pubblico? Trovo difficile immaginare che il distributore locale del film vi abbia dato il consenso senza prima consultare me, – e anche il tal caso sono scioccato dalla vostra mancanza di giudizio. Chi, tra voi e me, sembrerà responsabile di questa scelta sbagliata? Scelta che credo sia stata fatta per evitare confusione tra gli spettatori o per timore di non risultare abbastanza rassicurante, mancando di rispetto, allo stesso tempo, all’intelligenza del tuo pubblico e alla natura del mio film.

Voi non avete diretto questo film. Non avete prodotto questo film. C’è qualcuno oltre a me che possa autorizzare queste libertà che hai preso sul mio lavoro? No.

Fino a prova contraria, voi siete una piattaforma che mostra il lavoro di registi i quali vi utilizzano solo per le vostre capacità di streaming. Potete tagliare e croppare i vostri show, se volete, ma non toccate il mio film. Usatelo come è oppure non usatelo. Le persone sono più intelligenti di quanto crediate”.

Xavier Dolan non ha preso molto bene la notizia che molti suoi fan gli hanno segnalato. Come dargli torto. Si spera che al più presto Netflix (qui ci riferisce alla piattaforma inglese; in Italia, almeno per ora, non è distribuito) possa rimediare a una scelta alquanto discutibile, visto che non si tratta di certo di un errore tecnico, né di una svista.

Qui la lettera completa:

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Doppia W ha detto:

    Ha fatto più che bene! Io quel film l’ho visto, adorato e ne ho anche parlato, privarlo di una delle sue caratteristiche principali è privarlo della sua natura.
    Per quanto possa essere felice che Netflix passi questa perla, non così, non così…

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    1. Riccardolore ha detto:

      Premessa. Ho Netflix e funziona bene. È successo solo una volta che per problemi tecnici vedevo su Chrome tutto in 4/3. Bastava solamente cambiare browser, e il problema si è risolto. Qui invece è un problema di fruizione del film stesso. Se Dolan ha deciso di mettere tutto in un modo e cambiare dopo, perché bisogna intervenire sull’aspetto formale del film. Bisognerebbe allora fare lo stesso su Grand Budapest Hotel. Spero rimedino. Rimane comunque un ottimo servizio.

      Piace a 1 persona

      1. Doppia W ha detto:

        Anche io ho Netflix ed è un super servizio, perdersi per queste stupidate non gli si addice e certo ovviamente il discorso vale per ogni pellicola!

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  2. kasabake ha detto:

    Agli albori del cinema il formato era ovvio, perché era la proporzione di un frame di celluloide da 35 millimetri (alto quattro perforazioni) e cioè 4: 3 o 1: 1,33 (abbreviato poi in 1:33); poi arrivò il sonoro e la relativa sincronizzazione, creata aggiungendo la pista dell’audio direttamente sulla pellicola, che quindi venne ingrandita fino al famoso 1:37, che è poi il cosiddetto formato “Academy Ratio”, così chiamato per la standardizzazione codificata nel 1932 proprio dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

    Poi arrivò la televisione ed il cinemascope e gli schermi al plasma ed i led e tutto cominciò ad adattarsi ai nuovi formati, ma escono ancora grandi film in academy ratio (pensa a Jauja di Lisandro Alonso, del 2014 con Viggo Mortensen o al western del 2010 “ Meek’s Cutoff” di Kelly Reichardt ed ancora sempre lo stesso Xavier Dolan con il suo bellissimo “ Laurence Anyways”…) e quindi penso che i network dedicati agli amanti del cinema debbano adattare i supporti e le piattaforme affinché rispettino i formati originali scelti dagli artisti: penso alla famosa edizione in DVD del capolavoro di Gus Van Sant “Elephant”, contente sia la versione con l’aspect ratio originale (academy), sia quella tagliuzzata pan&scan in 16:9 per il pubblico bestia dei maxi-schermi a LED… Ma HBO (produttore del film) mai (MAI) si sognò di trasmetterlo nemmeno una volta deformato…

    Infine, concludo questo lungo e palloso commento con un omaggio ad un genio che ha saputo giocare ANCHE con l’aspect ratio nel suo ultimo film e parlo ovviamente di Wes Anderson e del suo “ Grand Budapest Hotel”, che cambia formato in base ai tre “momenti” storici: lo pseudo-presente pseudo-contemporaneo (il 1960) con un larghissimo 2,35:1 (widescreen), poi il periodo per così dire “moderno” della narrazione con un 1,85:1 ed infine l’academy (1,37:1) usato per la maggior parte delle scene del film, ambientate, non casualmente proprio nel 1932, anno di cui dicevamo appunto avvenne la codifica del formato academy…

    A volte le cose parlano per noi e bisogna ascoltarle.
    Grazie dello spazio concessomi e scusa, Riccardo, il tono da professorino del piffero.
    Con stima, un abbraccio.

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    1. Doppia W ha detto:

      Kasa, era un po’ che non ti si sentiva piu’, bè i tuoi commenti sono tutt’altro che pallosi, e ho scoperto anche un nuovo film di Dolan che non conoscevo Laurence Anyways! Parte subito il recupero e grazie per ogni tua lezione di cinema 🙂
      Buona giornata a tutti!

      Piace a 2 people

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