Le voci dell’inchiesta 2016: il programma completo

Voci inchiesta

Le voci dell’inchiesta, festival del cinema del reale, è ormai alle porte. Dal 13 al 16 aprile sarà possibile visionare a Cinemazero film non solo di alta qualità, ma anche di stretta attualità. Il cinema, le immagini, e in particolare il documentario diventano in questo modo uno strumento necessario a raccontare il mondo odierno. “Realtà mai viste”, è questo lo slogan che porterà avanti la manifestazione in scena a Pordenone, dal momento che non sempre documentari e film d’inchiesta hanno una adeguata distribuzione nelle sale. Cinque giorni d’incontri e omaggi ai protagonisti del cinema e del giornalismo, all’interno dei quali verranno proiettati documentari italiani e internazionali premiati nei più importanti festival del mondo.

Molti i temi trattati. Uno di questi sono i tragici eventi di Bratunac e Srebrenica, raccontati dal documentario Dert di Mario e Stefano Martone. Il film, in programma mercoledì 13 aprile, vuole raccontare la storia della cooperativa agricola bosniaca “Insieme”, che vuole sostenere e facilitare il ritorno dei rifugiati e la vita in comune nella regione colpita dalla pulizia etnica negli anni 90. Nel pomeriggio verrà proiettato invece il documentario The Russian Woodpecker di Chad Gracia, che mostra le indagini di Fedor Alexandrovich sul disastro di Chernobyl, a 30 anni dall’incidente avvenuto in Ucraina. Liliana Cavani è invece una delle protagoniste della giornata, omaggiata da Le Voci dell’Inchiesta con il film La donna della resistenza. Nel 1965, in occasione del 20° anniversario della Liberazione, l’autrice realizza un documentario toccante, dedicato alle donne che lottarono per la democrazia in Italia, combattendo contro il nazifascismo e immolandosi per la libertà dal regime. Continuano le proiezioni in sala con Requiem for American Dream, un dialogo tra i registi Peter D. Hutchison, Kelly Nyks, Jared P. Bush  e il filosofo, linguista e attivista politico Noam Chomsky, dove si espone il profetico decalogo che ha portato la società americana a una disuguaglianza senza precedenti nella Storia. Alla sera l‘inaugurazione del festival con Gli occhi/il cuore/la terra 1976-2016, terremoto 4 anni dopo, una serie di filmati inediti sul quarantennale del terremoto che impressionò il Friuli.

Giovedì 14 aprile è il turno di Teaching Ignorance, film  che mostra una diversa prospettiva sull’eterno conflitto tra Israele e Palestina. Hugo Chavez si racconta a Gianni Minà (a cui verrà dato il sigillo della città) in Chavez a cuore aperto, nel quale si mostrano i segreti della rivoluzione bolivariana e i programmi che nel tempo hanno trasformato e stanno trasformando il Venezuela e l’America Latina intera. Credit for Murder, dell’ex soldato israeliano Vladi Antonevicz (che per l’occasione sarà presente al festival), getta invece un’inquietante luce sui gruppi di neo nazisti presenti e tollerati in Russia, fenomeno in rapida crescita in tutta Europa. Alla sera, la proiezione di Gayby Baby, documentario che mette alla luce il delicato ed emozionante punto di vista dei bambini Gus, Ebony, Matt e Graham,  figli di coppie gay e lesbiche.

voci_2016Il venerdì, oltre al workshop tenuto dal regista Andrea Segre, verrà mostrato in anteprima nazionale Fuoriclasse di Stefano Collizzolli, nato all’interno del progetto “La prima scuola – il cinema per la scuola elementare pubblica”, ideato dallo stesso Segre e da Francesco Bonsembiante, e racconta sei laboratori creativi organizzati da ZaLab, realizzati con pochi mezzi e grande sapienza, all’interno dell’orario scolastico e in contesti sociali complessi. Nel pomeriggio la proiezione di Napolislam di Ernesto Pagano, storia che mostra una Napoli diversa, con protagonisti convertiti all’Islam e che trovano nella nuova religione e nel Corano un nuovo modo di vedere la vita.  Behemoth, presentato a Venezia 72  e vincitore del Green Drop Award, racconta invece l’ardua condizione dei lavoratori di miniera cinesi e del loro sacrificio per una realtà che difficilmente li riguarderà. Un viaggio nell’abisso più profondo nel quale lo sfruttamento è necessario per mantenere il (dis)equilibrio sociale. I giornalisti Andrea Greco e Stefano Oddo, con Lo Stato Parallelo, mostrano un’Italia inedita dagli anni ’60 ad oggi: dalla Dc di Fanfani a Berlusconi, un racconto nel quale è in gioco l’indipendenza energetica nazionale e la diversificazione degli approvvigionamenti che potrebbe sconvolgere gli assetti del Mediterraneo. Lo stesso Mediterraneo è protagonista dei primi estratti di Italian OffShore di Marcello Brecciaroli, Manuele Bonaccorsi, Salvatore Altiero, che, in vista del prossimo referendum il 17 aprile, svela gli interessi nascosti e l’impatto ambientale della nuova corsa all’oro nero. Il tema dei migranti conclude la giornata del 15 aprile con una serie di reportage fotografici (come quelli di Georgios Makkas) e di immagini inedite come il film di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina  Walls, nel quale vengono presentati i segni dei muri invalicabili che da tempo dividono le nostre civiltà, dalla Spagna al Marocco, U.S.A, Messico, Sud Africa e Zimbabwe, Israele e Palestina.

Cowspiracy, che aprirà le proiezioni di sabato 16 aprile, rappresenta gli effetti dell’industria animale sull’ambiente, con l’aiuto di organizzazioni come Greenpeace, Sierra Club e Rainforest Action Network. Finanziato grazie a una campagna di crowdfunding , l’attore Leonardo Di Caprio ha poi deciso di “adottare” il film diventandone il produttore esecutivo con l’obiettivo di aiutarne la diffusione. A Syrian love story è invece un racconto intimo di un amore nato in cella di due oppositori al regime crudo e violento di Assad. Si torna a parlare di Bosnia con The fog of Srebrenica, film sui sopravvissuti al più grande massacro avvenuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Alla sera spazio al cibo con lo chef-attivista austriaco David Gross, il quale  mostrerà in Wastecooking: make food, not waste come combattere lo spreco alimentare creando deliziose pietanze con l’utilizzo di alimenti destinati alla spazzatura.

buffa

L’ultimo giorno del festival propone tematiche molto influenti e su cui bisogna trarre delle riflessioni importanti. Al mattino Le Guerre ai vaccini, dove verranno esplicitate le posizioni pro e contro ai vaccini, accompagnate attraverso clip dall’inchiesta della trasmissione Presadiretta. Ci sarà poi il commento di medici autorevoli che da anni sono  impegnati a dare risposte concrete e scientifiche in merito a questo tema, viste le ultime vicende che hanno riguardato il prossimo Tribeca Film Festival, nel quale De Niro ha deciso di cancellare la proiezione del controverso film anti-vaccini di Andrew Wakefield Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe, ex chirurgo radiato dall’ordine dei medici americani. Guantanamo’s Child: Omar Khadr è invece la triste storia del primo bambino soldato processato dagli Stati Uniti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, per un’accusa mai pienamente provata ma che non ha impedito a lui di vivere rinchiuso per gran parte della sua esistenza. Almost Holy – Crocodile Gennadiy mostra e racconta la difficile situazione dopo il crollo dell’Unione Sovietica, e lo fa attraverso la storia di Gennadiy Mokhenko, che da lì in poi ha cercato di prendersi cura dei giovani senzatetto vittime della droga. Il Boyhood formato documentario si chiama Clear Years, film di Frédéric Guillaume che, come in un diario personale e autentico, riprende 10 anni della sua vita che vanno dal suo amore per Claire al momento della nascita del figlio. Il festival si conclude con una serata speciale: Federico Buffa, avvocato, giornalista e cronista sportivo, introdurrà con il suo monologo su Jesse Owens, l’atleta di colore che è riuscito a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 davanti ad Adolph Hitler, storia che verrà poi approfondita dal film in uscita nelle sale Race – il colore della vittoria.

Per informazioni sul programma completo, andate sul sito o sulle pagine social Facebook e Twitter.

Il programma completo

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